giovedì 3 dicembre 2009

8novembre09 - Nice stava armeggiando davanti alla lavatrice, istruzioni in mano. Non riusciva a far partire il lavaggio: chiudeva l’oblo, girava manovelle, spingeva pulsanti e… niente. Nessuna lucina accesa, nessuna vibrazione, nessun rumore. Ma si sa, la lavatrice è cosa per donne; un uomo veneto tutto d’un pezzo non dovrebbe neppure avvicinarsi a quello strumento di disonore. Queste erano le argomentazioni usate da Nice per nascondere la sua totale idiozia.
Di tanto in tanto, ma non tanto di rado, tipici intercalari veneti rivolti al cielo turbavano la pace domenicale. Neppure l’aiuto da casa, la provvidenziale telefonata alla mamma, ha tolto Nice da quell’impasse in cui era caduto.
La sua irritazione era tale che avrebbe accettato qualunque suggerimento pur di avviare la lavatrice, quindi mi sono permesso di intervenire con il peggior consiglio che mi potesse venire in mente: “Forse, il detersivo va messo dopo che hai scelto il programma di lavaggio”.
Lui mi ha guardato perplesso, poi ha agito: con un cucchiaio ha tolto il detersivo liquido dalla vaschetta della lavatrice, asciugandola completamente con della carta assorbente.
L’operazione ha richiesto 23 minuti e quaranta secondi. Me li sono goduti tutti sorseggiando coca cola.
Ovviamente delle lucine d’accensione nemmeno l’ombra. Sconfitto, Nice è andato a cercare un po’ di gioia nel download selvaggio.
A quel punto ho preso i miei panni sporchi, li ho sistemati nel cestello della lavatrice, mi sono chinato, ho attaccato la spina alla presa elettrica e ho fatto partire il lavaggio numero 3.

1 commento:

maylea ha detto...

una semplice - ma non cosi scontata- ed ironica (non credo per nice) vendetta...attendo la prossima!