lunedì 23 novembre 2009

26ottobre09 - Mi sono ritrovato questo lunedì tra i piedi. Proprio non me lo aspettavo, non ero pronto ad affrontarlo.

La sveglia ha suonato, ho aperto gli occhi. Non era la mia. Mi sono girato verso il muro e ho ripreso a sognare. Non so dire con precisione quanto tempo sia passato prima che la mia sveglia suonasse, ma so per certo che non l’ho sentita. Mi alzo confuso con un’ora e trenta minuti di ritardo sull’orario pianificato per iniziare lo studio. Rotolo giù dal letto, sbando fino in cucina dove il pentolino dell’acqua è già sul fuoco. Qualcuno voleva farsi un te, ma ormai è tardi. L’acqua è evaporata e il pentolino è vicino alla sublimazione. Spengo il fornello e apro il frigo: una carota e due sottilette. Ho più fortuna con la credenza, dove la busta del pancarré, aperta quasi 3 settimane fa, contiene 5 fette di “pane” morbide e appetibili. Meglio non chiedersi come sia possibile, mangio e taccio.

Poi vorrei andare in bagno, ma la porta è chiusa. Aspetto cinque minuti, con calma, che si liberi. Aspetto impaziente dieci minuti che qualcuno esca. Non aspetto oltre il quarto d’ora, mi avvicino alla porta del bagno e busso forte, irritato. Due minuti di attesa e finalmente la porta viene aperta. Era Nice, si era addormentato sulla tazza. Sorrido. Ora la casa è di nuovo al completo.

1 commento:

eli ha detto...

sei semplicemente splendido!!! :-)