martedì 17 novembre 2009

20ottobre09 - Zora è entrata in cucina mentre io stavo mangiando. Mi ha baciato sulla guancia, ha preso una merendina di Beograd dalla credenza ed è tornata nello studio canticchiando un motivetto commerciale.
Questo semplice siparietto mi ha messo allegria.
Mi sono alzato, con in cuore ancora il torpore di quel gesto e sbam! picchio la testa sullo spigolo dell’anta della dispensa, come sempre lasciata aperta.
In questi momenti, soprattutto quando il dolore è tale che impedisce persino di bestemmiare, l’unica cosa di cui si ha bisogno è una buona dose di coccole, attenzioni e amorevoli cure. Quello che ricevo, invece, sono lapidarie risate provenienti dallo studio. Bentornata Zora.

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